Ortodonzia tradizionale linguale ed “invisibile”
L’Ortodonzia, ma cos’è?
L’ortodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si prefigge di donare al paziente un sorriso nel quale denti, labbra e profilo siano in equilibrio estetico e funzionale tra essi. Un bel sorriso, oltre ad avere una valenza estetica e sociale aiuta a preservare i singoli elementi dentali a lungo. Sappiamo infatti che i denti ben allineati hanno una funzione masticatoria migliore e sono più facili da tenere puliti essendo di conseguenza meno soggetti a carie e malattia parodontale. Essi saranno dunque più inclini a durare per tutta la vita di una persona.
Gli apparecchi ortodontici, come funzionano?
I brackets, o dispositivi ortodontici fissi, sono piccole piastrine che vengono temporaneamente cementate ai denti. Essi possono essere in metallo o in ceramica estetica, più simile al colore naturale dei denti, e vengono posizionati in un punto ben preciso di ogni dente. Ad essi viene connesso un arco realizzato in “titanio a memoria di forma” che viene modellato specificatamente per il vostro trattamento. Esso è in grado di trasmettere ai denti forze impercettibili che, nell’arco di qualche settimana, promuovono lo spostamento dei denti nella direzione voluta. I denti infatti non sono connessi alle basi ossee sottostanti in modo immutabile, ma sospesi da un “cuscinetto” di fibre che permette loro, oltre che un fisiologico ed impercettibile movimento, anche di modificare la propria posizione ed inclinazione se soggetti a modeste forze controllate, come accade nel corso di una terapia ortodontica.
Quando mettere l’apparecchio? Da bambini, da adolescenti e da adulti…
Il trattamento precoce intercettivo: un approccio ortopedico per il bambino.
Il trattamento precoce è un trattamento proposto quando il paziente è ancora un bambino ed ha ancora parte dei suoi dentini da latte. Esso viene spesso chiamato con il sinonimo di trattamento ortodontico intercettivo in quanto il suo scopo è intercettare, durante la crescita scheletrica del bambino, gravi discrepanze ossee e dentali, come palati stretti, seni nasali e maxillari congestionati abbinati a difficoltà respiratorie, affollamenti gravi e malposizioni dentali severe. La terapia agisce sulle basi osse in crescita prevenendo la progressione verso una patologia più grave e promuovendo invece una situazione di normalità e di equilibrio tra postura, deglutizione e respirazione.
Linee guida internazionali, come quelle suggerite delll’American Association of Orthodontics, raccomandano una visita medico-specialistica intorno al settimo anno di età del bambino, per intercettare malocclusioni gravi e correggere la posizione delle basi osse già in età scolare. All’eta di circa 6 anni, nel bambino emergono infatti i primi molari permanenti. In questa fase di crescita, i nostri ortodontisti possono predire le dimensioni scheletriche future, definire le anomalie dentali di numero, come denti mancanti o soprannumerari, o ancora le asimmetrie o morsi inversi e crociati.
In congiunzione con una valutazione della muscolatura di lingua e labbra, si può facilmente predisporre una situazione più favorevole per un futuro posizionamento armonico dei denti che contribuisca a migliorare fonazione, respirazione e postura.
Ad esempio se si corregge il prima possibile un morso crociato – o crossbite-, si evita che il bambino sviluppi un compenso a livello di schiena e piedi verso i 13-14 anni. Se si lasciasse la situazione immutata, come si faceva in passato, molto probabilmente il trattamento per correggere la malocclusione in adolescenza, sarebbe più lungo, più invasivo, con risultati meno buoni e spesso, con la necessità di estrazioni di premolari permanenti.
Principali tipologie di trattamento con apparecchi dentali
CONTENZIONE: si tratta di una mascherina invisibile utilizzata per mantenere nel tempo (contenere) il risultato ottenuto mediante la terapia ortodontica.
APPARECCHIO DENTALE FISSO: viene utilizzato già nell’adolescenza, una volta che sono presenti nella bocca tutti o quasi i denti permanenti. E’ realizzato con delle piccole placche (brackets) di ceramica o di metallo che vengono fissate ai denti, e collegate fra di loro da fili di metallo elastici. Questa tipologia di apparecchio è usata frequentemente nela fase finale del piano di cura ortodontico. L’apparecchio è fissato ai denti con del cemento e viene rimosso dall’ortodontista solo dopo avere valutato che ha finalmente svolto a pieno la sua funzione.
APPARECCHIO DENTALE MOBILE: a differenza di quello fisso permette di essere messo e tolto da chi lo indossa. Questo apparecchio può essere utilizzato dai bambini che presentano ancora i denti da latte, permette l’espansione del palato e di portare i più piccoli ad una corretta masticazione, ma anche di risolvere cattive abitudini come quella di succhiarsi il dito.
ESPANSORE PALATALE: è uno strumento che utilizza l’ortodontista per allargare un palato troppo stretto, indicato per creare spazio nel caso di affollamento dentale.
TRAZIONE EXTRAORALE: si tratta di una manovra praticata dallo specialista in ortodonzia mediante uno strumento posizionato parzialmente nella bocca e in parte attorno alla testa per facilitare lo spostamento dei denti nella corretta posizione.
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